lundi 15 février 2016

CARNET DE VOYAGES#1 - Torino ovvero l'incontro con Marco Jacobs, il Guggenheim ecc ecc...

Sono stati due giorni fantastici. Davvero fantastici. 
Bon essendo onesta al 100% non l'ho sempre pensato.

Arrivati all'aeroporto in anticipo, [odio, arrivare giusto in orario, non so perchè mi stressa. dovrei farmi visitare da un specialista.] passano 5, 10, 15 min e siamo sempre senza nessun informazione per il volo.
La gente sta in coda, ci si guarda, anzi ci si analizza letteralmente la faccia degli altri, e sono negli starkingblock per andare a parlare con l'hostess [Smithers lascia i cani]
Poi? Poi, nulla, abbiamo recuperato il ritardo in volo e siamo arrivati in tempo... uhm

Una volta arrivati in centro (dopo le 45min di navetta) faceva semplicemente freddo. Anzi un freddo p..co, e alle 11 di sera camminare non è che sia una cosa che mi dasse fastidio però  mi rompeva.

Per fortuna non è distante e arriviamo a casa o meglio nella casa che avevamo preso. Che dire, la Stanza è semplicemente il T.O.P: enorme con una deco genialissima e un gigantesco playmobile. 
Una volta disfato tutto, la sottoscritta dopo le sue peripezie (e accessoriamente un giorno di lavoro) aveva bisogno di una doccia.
Doccia che non funziona, schizza H2O ovunque tranne che nel pomello e fredda per giunta.


.....Momento di solitudine 1.......



..............Momento di solitudine 2 ........ mi decido a chiamare aiuto e mi è (giustamente) stato chiesto se io avessi toccato qualcosa. No, che non ho toccato nulla!Cioè ho rimesso esattamente come era. [io, il disastro, prossimamente su questo blog]

Morale della favola: 00.45 - nel letto


Il mattino dopo, eravamo in 3. infatti durante la notte, un herpes ci aveva raggiunto [glamour, paillettes e Strass welcome] ma l'impressione della vigilia è confermata. La casa è riempita di opere d'arte. Potrebbe soprendere più di uno ma in realtà non deve siamo atterati nella casa di Gianni Colosimo, Artista/Performer contemporaneo che ha fatto del "Dio Danaro" il suo tema di predilezione.

copryright artribune.com



Infatti, la sua installazione Wallpaper alla Galleria Pack (Milano) nel 2006 ne ha fatto parlare più di uno...compreso il Guggenheim quando gli fece causa per plagio [cliccate per il seguito...]

Dopo questo té e queste 4 chiacchere, ci siamo dedicati al cibo o meglio al signore Cornetto che ci manca tanto quando si è all'estero. Per questo, abbiamo deciso di farlo nel caffé Lagrange a due passi della stazione tra la via Lagrange (appunto) e e Via Roma.
Che dirvi, a parte che vi consiglio di assaporare quello alla crema di nocciala che è una favola. Non parlo del gianduia parlo di crema di nocciola come quella del kinder bueno... [e hop 3 kg in più sulla bilancia]

Finito il giro alla tapa #ladietadellegrassone abbiamo girato e fatto un pò di shopping (tappa Obbligatoria [O maiuscola non è a caso]  da Sephora dove ho incontrato Marc Jacobs for the very first time [make up parlando] ma ne parleremo più in la, Stradivarius per alcuni accessori che vedrete a brevissimo) però per me il Clou del weekend rimane al livello culturale ciò ancora ora è il mio cinema preferito : Il Museo del cinema.

Sarà sei o sette volte che lo vedo, a breve lo conoscerò a memoria, però non ci posso niente. Conoscete il detto "vedi Napoli e poi mori"? beh aggiungerei anche il museo del cinema.

Lo adoro, la parte prima della Genesi del cinema è bella, lunga... molto lunga ma molto bella. Ti fa perdere il senso del tempo e ti acchiappa con le citazioni di tutti tipi come per esempio:

della serie Genitori di ieri e di oggi. 


Per giunta e per puro caso, ci siamo andati durante la mostra del cinema di Cuba, ci ha permesso di potere anche apprezzare locandine di questo cinema tutto in colore.


Una mostra, aggiuntiva a quella fissa che già di se è una chicca, due ore nella mole antonelliana nel cuore di Torino  [cliccate per il seguito...]

Dopo questo giretto, ero partita con la voglia di fare vedere al mio Lui [ecco cercavo un termine per farlo rimanere in pace Ma nein questo qua veramente pena, se ne avete altri da proporre accetto proposte] il Valentino e il borgo medievale...però avevamo fame e di domenica uhm come dire non c'è nulla di aperto.

Abbiamo girovagato e girovagato e girovagato per quasi un ora senza trovare nulla. Cosi, presa dalla disperazione e rifiutandomi di mangiare una piadina o una foccaccia cosi sur le pouce, sono andata di  passo deciso in San Salvario.

What is San Salvario?
li in rosso questo è

Per farla easy è un quartiere che stanno rivalutando molto questi giorno e che è più alternativo. Quando ci vivevo, amdavo a fare la spesa li. Comunque tornando al cibo, noi non avevamo ancora mangiato e iniziavo a sentirmi in colpa. molto in colpa.

Ma li, una mano celeste mi diede una mano e entrai in via Berthollet, frutto dal destino [o culo pazzesco] e arriviamo in una tavola calda il San Salvario. Dove per un prezzo di 10/12€ a testa ci si mangia bene/ ottimamente e si fa due chiaccherate con Giuseppe il padrone del posto. [cliccate per il seguito...]



Per concluder in bellezza, anche se non ve ne frega nulla (vedrete) questo bistrot è stato la scena della scoperta del mio regalo di San Valentino... Si andrà a Luglio (o Lullio come dico io) a Vienna e Linz!

L'avete capito, un altro Carnet de voyage sta per arrivare con la destinazione l'AUSTRIA! ma non temete altri verrano probabilmente...
a presto mary

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